È questo stato l’argomento al centro del seminario di Capacity Building organizzato da GVC a Bologna lo scorso 29 ottobre nell’ambito del progetto More and Better Europe presentando agli operatori di ONG e delle organizzazioni della società civile italiana.
Il tema della coerenza delle politiche per lo sviluppo ricopre un’importanza cruciale nella lotta alla povertà perché mira a scongiurare che politiche settoriali dell’Unione Europea e degli stati membri possano promuovere azioni che contrastano l’obiettivo di garantire uno sviluppo globale equo e sostenibile nel rispetto dei diritti umani, vanificando dunque gli impegni e gli sforzi che si stanno facendo sul tema della cooperazione internazionale e dell’aiuto umanitario verso i paesi in via di sviluppo. Il Trattato di Lisbona a questo proposito si è espresso in modo chiaro ed inequivocabile, tracciando la linea politica di azione “L’Unione tiene conto degli obiettivi della cooperazione allo sviluppo nell’attuazione delle politiche che possono avere incidenze sui paesi in via di sviluppo”(Art. 208). Assicurare politiche coerenti è dunque un approccio e uno strumento dell’agire per la lotta alla povertà che deve garantire ai cittadini europei un uso efficace delle risorse pubbliche stanziate per queste finalità, nonché una credibilità e nelle relazioni con i paesi terzi.
Tuttavia questo impegno non si è ancora tradotto a livello europeo in un completo set di strumenti e procedure che consentano – in via preventiva – di bloccare politiche non coerenti e correggere quelle già in essere, prevedendo anche dei meccanismi di risarcimento una volta accertate eventuali ricadute negative nei paesi in via di sviluppo. Drammaticamente indietro è la posizione italiana, dove il dibattito sulla coerenza delle politiche per lo sviluppo è insufficiente così come gli strumenti di attuazione. In questo contesto è stato riconosciuto un ruolo fondamentale che può essere esercitato dal mondo delle ONG e delle organizzazioni della società civile nel sensibilizzare i politici e l’opinione pubblica italiana nello sviluppare proposte politiche e attuative sulla coerenza delle politiche coinvolgendo il diversi stakeholders.
La recente riforma della legge 125 sulla cooperazione attribuisce la possibilità al Vice Ministro degli Affari Esteri e delle Cooperazione Internazionale di partecipare al Consiglio dei Ministri ogni volta che vengono affrontate questioni dal potenziale impatto sulle politiche della cooperazione per lo sviluppo (Art. 11). In più identifica negli organi del Consiglio Nazionale e nel Comitato inter-ministeriale per la Cooperazione e lo Sviluppo gli ambiti di partecipazione e proposizione, nonché di coordinamento delle politiche nazionali con gli obiettivi di sviluppo. La concreta attuazione di tali funzioni sarà certamente influenzata da quanto le ONG italiane e le altre organizzazioni della società civile spingeranno perché si metta in moto un reale meccanismo di controllo, di prevenzione e di rimozione di politiche e pratiche incoerenti.
A questo fine, le azioni del progetto “More and Better Europe” intendono aumentare la consapevolezza presso gli operatori del ruolo essenziale che possono giocare in questo contesto e renderli.
Il seminario ha fornito dunque strumenti conoscitivi sulle implicazioni di politiche non coerenti declinandole, attraverso la presenza di esperti di settore, sui temi del commercio internazionale (Monica di Sisto), dei flussi finanziari (Guido Barbera), della migrazione (Ilaria Ciciione). Privilegiando anche un taglio molto operativo Margherita Romanelli e Stefania Piccinelli di GVC hanno discusso con i partecipanti quali azioni concrete che possono essere messe in campo per aumentare una maggiore coerenza: dalle campagne di sensibilizzazione e di advocacy, alle analisi di impatto nei paesi terzi.
Un kit formativo è stato sviluppato dal GVC nel quadro del progetto e distribuito attraverso flash driver, utile per moltiplicare la diffusione di conoscenze e competenze dei soggetti della società civile e partecipare attivamente al dibattito e iniziative per una coerenza delle politiche per lo sviluppo.
*GVC, CONCORD Italia