A cura di Paola Berbeglia
Il 28 novembre si è svolta a Parigi la conferenza di Gene Global Education Network in Europe. Si è trattato di un incontro dal titolo “Global Education: towards a World of Solidarity” a cui abbiamo partecipato in rappresentanza dell’intera confederazione di Concord Europe.
I temi affrontati riguardavano il significato dell’Educazione alla Cittadinanza Globale – GCE (ormai condivisa dizione dell’UNESCO) secondo una visione che tenga insieme le imponenti sfide dell’attualità quali quelle ambientali, terroristiche, di crescita dei radicalismi. Particolare accento è stato messo sulla rilevanza politica dell’ECG e sulla necessità di coinvolgere in questa valenza tutti i principali attori del cambiamento: Ministeri ed Agenzie della cooperazione, Organizzazioni della società civile di tutti i settori, autorità locali ed Università per condividere prospettive e percorsi.
In quella sede abbiamo sottolineato quali siano gli obiettivi di Concord in relazione a questa prospettiva politica ed educativa, ribadendo l’importanza di utilizzare a pieno le opportunità date dall’obiettivo 4.7 degli SDGS. Abbiamo inoltre richiamato il processo che sta accompagnando il documento riguardante il nuovo Consenso Europeo sullo sviluppo, puntando all’efficacia massima che potrebbe essere raggiunta, valorizzando e capitalizzando il ruolo congiunto di Unione Europea e Stati membri.
Tra i tempi che come società civile abbiamo messo in evidenza ci sono i temi dell’inclusività (leaving no one behind), del rispetto di genere (no sustainable development without gender equality) e dell’attenzione all’impatto ambientale (respecting our planet), tutti mutuati dall’Agenda 2030.
Concord e altri attori della società civile in generale hanno inoltre portato contributi e stimoli sul tema migrazioni, rispetto dei diritti umani, crescita dei populismi e hanno sottolineato come l’Educazione alla Cittadinanza Globale debba diventare uno spazio di cooperazione e non di competitività. Questo potrà avvenire solo attraverso un aumento del finanziamento alle iniziative di GCE. Lo spazio di lavoro della GCE sta infatti nel confronto con i temi del quotidiano e con l’emotività delle persone, emotività che deve essere considerata e guidata e non lasciata in balia dei manipolatori. L’emotività è il motore dell’apprendimento ed in questo si connette fortemente alla politica e a tutte quelle passioni civili che animano organizzazioni come le nostre.
La grande partecipazione a questo evento, collocato in un parco pubblico di Parigi (Jardin d’Acclimatation), in mezzo alla gente ad un anno dagli attentati, ha dato davvero un significato ed una motivazione rinnovata a noi educatori, che più di altri abbiamo a che fare con il cambiamento di mentalità, senza il quale nessun mondo più equo, pulito, giusto e solidale è possibile.
*Coordinamento Concord Italia – CReA