Lo scorso 13 febbraio, il governo ungherese ha presentato al Parlamento un pacchetto legislativo composto da tre leggi, chiamato “Stop Soros”. La proposta andrebbe a restringe ulteriormente la capacità della società civile ungherese di svolgere il proprio lavoro: viene richiesto alle organizzazioni che sostengono i migranti di ottenere un nulla osta di sicurezza nazionale e un permesso governativo per svolgere le funzioni basilari.
La legge proposta richiede inoltre alle organizzazioni di pagare una tassa pari al 25% di qualsiasi finanziamento esterno volto a “sostenere la migrazione”. In caso contrario, le ong sarebbero sottoposte a multe esorbitanti, con rischio di bancarotta.
Più di 250 organizzazioni e piattaforme di tutto il mondo hanno firmato una lettera esprimendo la loro profonda preoccupazione per lo spazio di azione sempre più ridotto della società civile in Ungheria.
Con una lettera aperta, promossa da Amnesty International e firmata anche da Concord Europa, le organizzazioni esprimono solidarietà con la società civile e i difensori dei diritti umani in Ungheria, e chiedono al Parlamento ungherese di respingere le proposte di legge nella loro interezza e lasciare che le ONG e i difensori dei diritti umani proseguano il loro lavoro, e non siano costretti a difendersi da tali attacchi.